La strategia di Equity partnership di Etihad Airways

In occasione della firma per la partnership tra Tourism Malaysia ed Etihad Airways, siglata nel padiglione Alitalia Etihad all’Expo di Milano, noi di Mission abbiamo fatto il punto sullo sviluppo di Etihad Airways sul nostro mercato con Andrew Ward, vice president marketing del vettore emiratino,  in particolare sul difficile segmento business. “Siamo una compagnai giovane, di soli 12 anni, ma ci stiamo ritagliando un importante spazio nel mercato, grazie anche alla nostra strategia di Equity partnership con diversi vettori, tra cui anche Alitalia. Inoltre abbiamo accordi di code sharing con oltre 50 compagnie aeree, tra cui anche la Malaysian Airlines. Sulla quale – risponde a una nostra domanda Ward -, al momento non abbiamo alcun interesse”.

Una strategia che in Europa ha portato ad allearsi con compagnie quali Air Berlin, Aer Lingus, Air Serbia, la neo Etihad Regional, prima Darwin Airlines, e, naturalmente, con Alitalia, vettore negli anni attaccata sia dal basso, dalle low cost che impazzano sulla Penisola, che dalle legacy, soprattutto quelle del Golfo, con Emirates ad aprire sempre più voli e destinazioni in Italia, l’ultima è Bologna (vedi: Bologna, nuovo giornaliero per Dubai targato Emirates), e Qatar Airways fortemente interessata a Meridiana (vedi: Qatar Airways studia il salvataggio di Meridiana): “su Qatar-Meridiana non mi pronuncio visto che non ho studiato il dossier, su Emirates invece dico che è una crescita naturale e che anche noi guardiamo a Bologna ma, perché no, anche agli scali del Sud”.

Perché l’obiettivo di Etihad è di rivolgersi al più ampio spettro di clientela: “Sul Golfo abbiamo una importante clientela etnica, che in parte c’è anche in Italia, dove puntiamo però ai viaggiatori leisure, anche con iniziative come l’accordo con Tourism Malaysia che firmiamo oggi, e naturalmente a quelli business, per i quali offriamo un prodotto di altissimo livello sia per i voli point to point sugli Emirati che su tutto il nostro ampissimo network, soprattutto su Sud este asiatico e area Pacifica”. Una strategia questa che, evidentemente, premia, visto cheEtihad ha chiuso il suo ultimo esercizio con numeri da record: utile netto di 73 milioni di dollari, a più 52,1% anno su anno, su un fatturato da 7,6 miliardi di dollari, a più 26,7% . Un esercizio chiuso in positivo per il quarto anno consecutivo, con una crescita del  32,5% dell’utile al lordo di interessi e imposte (EBIT) pari a 257 milioni di dollari.

A questo proposito James Hogan, President e Chief Executive Officer di Etihad Airways, oggi in ItaliaD1D17860E892FCAF2CFE4D1348612AEF per svelare la nuova livrea e la nuova corporate image di Alitalia, ha detto: “La nostra performance nel 2014 ha consolidato la posizione di Etihad Airways come unacompagnia aerea internazionale di primo livello, redditizia e autosufficiente. Abbiamo continuato a crescere, non solo in termini di dimensioni, reputazione e prestazioni, ma anche in maturità, evolvendoci da compagnia aerea a gruppo globale diversificato nel settore dell’aviazione e del turismo. Ciò è stato ottenuto attraverso una strategia unica che unisce la crescita organica come leader nel settore con un’ampia serie di partnership e partecipazioni di minoranza in altre compagnie aeree in tutto il mondo”.

Etihad Airways ha trasportato un totale di 14,8 milioni di passeggeri nel 2014, con un aumento del 22,3% anno su anno. Il Revenue Passenger Kilometres (RPK) segna un più 23,6%, mentre i posti disponibili per chilometro (ASK) sono a un più  21,8%, con un load factor in crescita a 79,2%, contro il 78% del 2013. L’anno scorso Etihad ha infine aperto 10 nuove destinazioni in otto paesi: Los Angeles, Dallas, San Francisco, Roma, Zurigo, Medina, Yerevan, Jaipur, Phuket, Perth e, naturalmente, Roma.

 

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