Largo alle bionde

L’idea di non poter fumare una sigaretta dopo cena vi manda in crisi. Siete tra quelli che, incuranti di bronchiti e raffreddori, sfidano le intemperie stazionando fuori da bar, pizzerie e ristoranti con l’amata “bionda” tra le labbra. Se può consolarvi, non siete i soli: la legge antifumo entrata in vigore il 10 gennaio scorso ha seminato lo scompiglio nel popolo dei tabagisti. E accanto ai pentiti, che ne approfittano per smettere e fanno scorta di cicche e caramelle (a seguito della nuova normativa è aumentato vertiginosamente il consumo di liquirizia), ci sono gli irriducibili, che non nascondono il loro disappunto. Per rendersene conto basta navigare un po’ in Internet: si scoprirà l’esistenza di vere e proprie associazioni che si prefiggono di difendere i diritti dei fumatori. È il caso della Life, Lega italiana fumatori esasperati (http://www.utenti.lycos.it/liandsandro/): “L’avanzare della nuova frontiera contro il fumo e delle leggi che la supportano – recita la home page – ci confinerà definitivamente nelle “riserve”, come è già accaduto agli Indiani d’America, con la differenza (non piccola) che Sioux, Cheyennes, Cheerokees e compagnia, nelle riserve potevano fumare tranquillamente i loro calumet”. Tra gli obiettivi della lega, fornire informazioni utili agli amanti del tabacco e promuovere lo scambio di opinioni tra i fumatori.

Meno provocatori i toni di Assfumatori (www.assfumatori.it – e-mail: info@assfumatori.it), l’associazione “dei fumatori cortesi e dei non fumatori tolleranti”. Nata circa 10 anni fa, conta circa 200mila soci, il 15% dei quali non dediti alle sigarette, e si propone di “promuovere la pacifica convivenza tra fumatori e non fumatori”. A detta dei promotori dell’iniziativa, “l’educazione, la cortesia e la tolleranza sono le principali qualità da valorizzare per risolvere i problemi connessi con il fumo e, più in generale, con tutte le occasioni di microconfittualità che la società attuale amplifica”. Compilando l’apposito form si può ricevere online la newsletter “Segnali di fumo”, ricca di curiosità e notizie sul mondo del tabacco. Sempre in rete è possibile scaricare un modulo per la raccolta di firme a sostegno di una proposta di legge per il ripristino dei vagoni fumatori.

A difesa del fumo di qualità è nato anche il “Parlamento internazionale dei fumatori” (www.parlamentodeifumatori.it – e-mail: info@parlamentodeifumatori.it), associazione culturale napoletana che riunisce diversi club di tabagisti sul territorio italiano e fornisce dotti consigli sulle tecniche di degustazione del sigaro e sulle migliori marche di tabacco.

Intanto, per non perdere la clientela diversi bar allestiscono aree all’aperto riscaldate da stufe a forma di fungo. E qualche discoteca ha persino inventato delle speciali “mantelle-smoking”, da indossare quando si esce per fumare e ripararsi da pioggia e spifferi. Se però non volete rinunciare al piacere di accendere una sigaretta comodamente seduti tra quattro mura, consultate il sito www.instablog.org: troverete l’elenco dei locali dove il fumo è consentito, suddivisi per regione e città. Le segnalazioni vengono fornite online direttamente dai frequentatori del sito.

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