Barometro Arval: l’nlt spinge le immatricolazioni

Dagli uffici mussoliniani appena recuperati dal gruppo Alessandro Rosso nel salotto buono di Milano, ovvero Duomo 21, in Galleria Vittorio Emanuele, Grégoire Chové, direttore generale di Arval Italia, coadiuvato da Valeria Evangelista head of corporate vehicle observatory Arval Italia e da Alessandro Pigazzi Head of Arval Consulting, hanno presentato la decima edizione del loro “Barometro 2015”, lo studio nato nel 2005 per analizzare le caratteristiche, i dati e le prospettive del noleggio a lungo termine: “Un viaggio nel passato e nel futuro che noi, grazie alla nostra precisa metodologia ci permette di mettere a confronto annate e paesi diversi (è presente in 15 paesi, ndr) e poter anticipare i trend del futuro, condividendo le best practices dei differenti mercati” afferma Chové. “Una mole di dati che ci proviene anche dal fatto che in Italia, ad esempio, facciamo il 25% del mercato, con oltre 140 mila veicoli” spiega Pigazzi. “Un mercato, quello delle immatricolazioni, che ha subito una flessione nel 2012 e che l’anno scorso ha ripreso ad aumentare con, soprattutto, una forte crescita della quota di mercato del noleggio a lungo termine, arrivato al 16,28% sul totale e al 31% se si prende in considerazione solo le flotte business”. Erano il 22% nel 2010, mentre crescono anche i veicoli commerciale noleggiati a lungo termine, “passati dall’11 al 24% del totale”.

“Il trend storico che fotografiamo è molto chiaro; quando cala il pil calano anche le flotte, e il 2012 è stato il peggior anno per il deflottamento nelle aziende – spiega Evangelista -. Tra cui rimangono grandi le flotte di proprietà, soprattutto nelle piccole aziende e tra i professionisti, mentre le aziende più grandi sono più inclini al noleggio”. Il barometro Arval sottolinea le differenze tra i diversi stati; il 66% dei veicoli business in Italia sono di proprietà, contro il 53% del Regno Unito, dove il leasing è ridotto ai minimi termini, all’1%, o addirittura il 40% in paesi come il Lussemburgo o la Germania. I paesi dove il noleggio a lungo termine è più usato sono l’Inghilterra, al 45% del totale, e l’Olanda al 41%.

Grazie a questi e a molti altri dati Arval riesce così ad anticipare dei trend futuri: la nostra sfida ora e far conoscere i vantaggi del Noleggio a lungo termine alle Pmi, anche perché il mondo stesso va in direzione della sharing economy” dice Chové, “anche perché ci troviamo di fronte alla generazione N, ovvero neutral about driving, a cui le case non devono più vendere solo sogni ma soddisfare delle esigenze che sono quelle di trasporto”. Che, al mondo d’oggi, possono essere sempre più di diverso tipo, tanto che all’interno delle aziende si fa sempre più strada la figura del mobility manager, a volte un compendio tra Fleet e Travel manager. Passando, ovviamente, sempre di più per le nuove tecnologie, in mobilità e, ovviamente, nelle auto di flotta.

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