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La nuova legge sull’omicidio stradale torna in Senato

Il ddl sul nuovo reato di omicidio stradale è stato approvato alla Camera dei deputati con 346 voti a favore, ma dovrà fare un nuovo passaggio al Senato perché è passato un emendamento di Francesco Paolo Sisto, Forza Italia,  con 247 sì e 219 no, che alleggerisce la posizione dell'”omicida”, escludendo l’obbligo di arresto anche per l’automobilista che si ferma per soccorrere la vittima. Un emendamento a cui il governo era contrario.

E che recita: “Il conducente che si fermi e, occorrendo, presti assistenza a coloro che hanno subito danni alla persona, mettendosi immediatamente a disposizione degli organi di polizia giudiziaria, quando dall’incidente derivi il delitto di lesioni personali colpose non è soggetto all’arresto stabilito per il caso di flagranza di reato”.

Ricordiamo che il decreto prevede pene-base da 2 a 12 anni e la possibilità di arrivare a 18 qualora dovessero intervenire delle aggravanti. Che sono l’ebbrezza media e grave, con tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi/litro,; l’alterazione da sostanze stupefacenti; l’eccesso di velocità, in città, il doppio del limite, purché si superino i 70 km orari,  mentre fuori città, eccessi di velocità per più di 50 km orari; ilpassaggio con il rosso; la circolazione contromano; l’inversione di marcia in corrispondenza di curve, dossi o incroci; il sorpasso con striscia continua o vicino alle strisce pedonali.

Il fatto è che oggi tutti si attendevano l’ok finale.  Per aiutare a mettere fine alla strage continua sulle strade italiane; nel 2013, dati Istat, ci sono stati infatti 3.385  morti, ovvero quasi 10 al giorno,  il primo Paese d’Europa col maggior numero di vittime sulle strade. Il numero dei morti per milione di abitanti in Italia è di 56,2 vittime contro la media UE di 51,4 vittime.

“Sì, c’è un po’ di delusione perché pensavamo che il Senato avrebbe approvato il Disegno di legge giovedì scorso, ma come ha detto il sottosegretario ai Trasporti Riccardo Nencini siamo all’ultimo miglio. E’ ragionevole pensare che a febbraio, dopo dieci anni di battaglie, la Camera voterà la legge sull’omicidio stradale” ha detto Alberto Pallotti, presidente dell’Associazione Vittime della Strada e portavoce dell’Unione Italiana Sicurezza Stradale.

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