Pagamenti con denaro contante

Pagamenti con denaro contante: il tetto a 5.000 € nella Legge di Bilancio?

La norma sul tetto a 5.000 euro per il pagamento in contanti è stata stralciata dal "Decreto aiuti". Ma dal 1° gennaio potrebbe tornare in Legge di Bilancio

Dal 1° gennaio 2023 potranno cambiare i limiti ai pagamenti con denaro contante. Limiti che, nel corso degli ultimi 20 anni, hanno subito numerose modifiche da parte degli Esecutivi che si sono via via succeduti.

Ancora non vi è nulla di certo ma solo di probabile: se infatti il governo aveva inserito la norma nel Decreto Aiuti quater, il presidente Mattarella sembra aver tolto questa misura. Mantenendo invece le norme straordinarie contro i rincari dei prezzi dell’energia.

Giorgia Meloni e gli altri ministri sono intenzionati comunque a far passare i provvedimento, inserendolo nella Legge di Bilancio (la ex Legge Finanziaria). Ossia la misura economica che stabilisce come lo stato indirizzerà la spesa pubblica nei successivi 12 mesi. Che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre.

Pagamento con denaro contante per l’acquisto di un’auto

La misura, stralciata dal Decreto aiuti quater, diceva che dal 1° gennaio 2023 si sarebbe potuto pagare con banconote e monete solo fino a un importo di 5.000 euro. Sempre pochi per chi volesse acquistare un’auto ma comunque sufficienti per una vettura usata di qualche anno di età.

Fino a quella data, il limite massimo per effettuare pagamenti con denaro contante è di 2.000 euro. Oltre questa soglia serve una moneta tracciabile, che può essere un assegno, una carta di credito e il sempreverde bonifico bancario. Oppure i nuovi moderni sistemi digitali che stanno andando per la maggiore soprattutto in Oriente o tra Millennial e Generazione Z.

A tal proposito, con un +22% nel primo semestre 2022 i pagamenti online si avvicinano al tasso di utilizzo dei contanti.

Ma è possibile pagare in contante a rate di meno di 5.000 per comprare un’auto? Secondo la Legge di Bilancio (da approvare), dal 1° gennaio prossimo sarà possibile effettuare vari pagamenti, ciascuno dei quali inferiore alla soglia dei 5.000 euro? Sempre che la norma sia approvata da Camera e Senato, ci sono dei modi per farlo.

Primo: ogni rata deve essere inferiore a 5.000 euro. Secondo: è d’obbligo un accordo scritto tra le parti. Terzo: tra il pagamento di una rata e quella successiva devono trascorrere almeno sette giorni. Quarto: il pagamento deve essere connaturato all’operazione. È possibile però che la Guardia di Finanza valuti caso per caso se tale procedura violi o meno la Legge.

L’alternativa? Per acquistare un’auto che costa più di 5.000 euro, si potrà pagare – eventualmente – una parte in contanti e una con un sistema tracciabile. L’obiettivo della tracciabilità è quello di contrastare le attività di riciclaggio di denaro sporco o l’evasione fiscale, sempre nel mirino del governo italiano (e non solo).

Vincoli e deroghe ai 5.000 euro

Dal 1° gennaio 2023 restano comunque dei vincoli e delle deroghe relativamente ai pagamenti con denaro contante. L’Agenzia delle Entrate, per esempio, spiega che “gli operatori del settore del commercio al minuto e agenzie di viaggio e turismo possono vendere beni e servizi a cittadini stranieri non residenti in Italia, entro il limite di 15.000 euro” (in contanti).

Un altro vincolo – che ha come soglia i 1.000 euro – è quello per le rimesse di denaro che passano attraverso i money transfer. Sempre con lo stesso limite, gli assegni bancari e postali necessitano della dicitura “non trasferibile”.

I pagamenti in denaro contante non possono superare i 1.000 euro anche per le transazioni relative ai condomìni o alle remunerazioni dei dipendenti.

Nel frattempo, in Germania il governo ha proposto di abbassare a 10.000 euro la soglia massima per un pagamento in contanti. Fra le ragioni anche quella di impedire le transazioni illegali legate alla compravendita di auto usate.

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