Docufilm Mazda

Un docufilm Mazda racconta l’influenza del design italiano

Un docufilm Mazda racconta le storie e i legami tra Italia e Giappone legati al mondo dell’auto. Un settore, questo, che ha conosciuto relazioni strette tra i due Paesi nella progettazione e nella creazione di vetture della casa nipponica. Il video è stato realizzato per celebrare i 40 anni dell‘avveniristica MX-81, la prima concept car Mazda che venne presentata a Milano nel 1981. Disegnata da Bertone, la vettura è stata anticipatrice del design e della tecnologia odierna, a iniziare dalle strumentazioni digitali, per proseguire con l’aerodinamicità. Infatti il cCX di 0,29 non solo era il migliore dell’epoca, ma ancora oggi rappresenta un (quasi) record.

Nel docufilm Mazda emergono tanti collegamenti tra Mazda e Italia, saldati da uomini visionari giapponesi che videro nello stile e nel know how di Bertone e di Giorgetto Giugiaro i genitori di una filosofia. Filosofia che ha accompagnato il costruttore di Hiroshima nel corso degli anni fino all’attuale MX-30, la prima Mazda al 100% elettrica.

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Il docufilm Mazda e le similitudini tra la MX-81 e la MX-30

A proposito di paragoni: la MX-81 e la MX-30 hanno diversi punti in comune, spiega Ikuo Maeda, responsabile di tutto il design della Casa.

Spiega: «La caratteristica comune è che il design è molto essenziale. Entrambe, poi, esprimono perfettamente il design dei rispettivi paesi: la MX-81 è stata realizzata pensando allo stile moderno italiano mentre la MX-30 è un tentativo di realizzare lo stile moderno giapponese. Un altro punto in comune è che in entrambi i modelli, chi li ha sviluppati ha cercato di introdurre elementi nuovi nella vettura».

Nella MX-81 erano cristalli molto ampi per l’epoca, più un volante unico al mondo. Al posto della classica forma circolare, era una sorta di tubo rettangolare con al centro uno schermo a tubo catodico in perfetto mood anni ’80. Questa “mini TV” di bordo faceva da cruscotto, mostrando tutte le informazioni. Un precursore dei tempi, insomma.

Docufilm Mazda
Il cruscotto della Mazda MX-81

Continua Ikuo Maeda: «Il design permette di creare cose belle, dove occorre mettere il proprio cuore e l’anima. E per la mia carriera ha avuto una grande importanza incontrare Nuccio Bertone e Giorgetto Giugiaro. All’epoca ero bambino e non ero mai uscito da Hiroshima. Incontarre persone straniere che rappresentavano il mondo dello stile ha avuto un forte impatto per me. Ho pensanto che in futuro avrei voluto andare all’estero per lavorare con personaggi come loro: erano belli ed eleganti e addirittura emanavano un buon odore».

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Le Mazda del futuro? «Forme vicine a un prodotto artigianale»

Ci si chiede se oggi, a 40 anni di distanza, la nuova Mazda MX-30 abbia preso qualcosa dalla progenitrice. Soprattutto negli interni.

Maeda: «Dal punto di vista del design, sono vetture differenti. In quella nuova abbiamo tenuto conto della modernità che si esprime nella carrozzeria della MX-81, che è un esempio straordinario di utilizzo di materiali moderni. La tendenza all’affermarsi di auto elettriche può dare maggiore libertà ai designer».

Per quanto riguarda il futuro, Ikuo Maeda ritiene che «la direzione è quella di realizzare forme che più si avvicinano al prodotto artigianale. In modo che la forma abbia un valore e che ci si allontanani dalle forme omologate dei prodotti di massa».

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Dall’atelier Mazda vere e proprie opere

Il docufilm Mazda parla anche della storia di Hideyuki Miyakawa, giornalista che nel 1960, a 22 anni, partì in moto dal Giappone per un giuro del mondo. Arrivato in Italia, ci si ferma e rimane “folgorato” dal coetaneo Giorgetto Giugiaro e dalla sua visione del mondo dell’auto. Dopo 60 anni, vive ancora in Italia nella campagna toscana.

Padre della MX-5 e facilitatore del restauro della MX-81 è invece Nobuhi­ro Yamamo­to. Da sempre affascinato dai motori e dalle automobili, dal 1989 si dedica alla MX-5,  partecipando  allo sviluppo della seconda e terza generazione e facendo il program manager della quarta. Vent’anni e oltre dedicati alla MX-5, un mezzo, un progetto, un’idea, divenuta icona del piacere di guida. Anche perché, come sottolineato dallo stesso Yamamoto: «In Mazda, nel nostro atelier, non realizziamo un prodotto, ma una vera e propria opera. È il frutto comune del lavoro di tanti».

Vedi il video “La forma del tempo: storie e legami tra Italia Giappone”. 

Docufilm Mazda
Ikuo Maeda

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