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Skyteam a Istanbul apre la nuova lounge per sette aerolinee

Anche Skyteam a Istanbul apre la sua lounge nel nuovo aeroporto. E’ la settima sala dell’alleanza globale di aerolinee che va ad aggiungersi alle 790 nel mondo, gestate dale compagnie aeree partner. “E’ accessibile a sette membri: Aeroflot, Air France, Klm, Korean Air, Middle East Airlines, Saudia e Tarom”, spiega una nota.

 “Un’oasi di calma per lavorare o semplicemente rilassarsi con il free wi-fi a disposizione dei passeggeri dello status Elite Plus e di Prima e business class”, spiega Skyteam.

Skyteam a Istanbul, lounge di design

La lounge è di 582 mq con 145 posti “e non risulta mai affollata anche se è molto frequentata”. La ristorazione prevede la pizza turca preparata al momento nella cucina a vista nonchè menu europei.

E’ aperta 24 ore al giorno, offer un servizio di docce e si trova nell’ala Ovest al piano H. (Vedila a questo link)

L’ottava lounge completamente brandizzata Skyteam aprirà a Santiago del Cile all’inizio del 2020.

Un’alleanza giovane e molto preziosa

Delle tre alleanze globali, Skyteam è la più giovane e accoglie 19 membri che fanno volare 630 milioni di passeggeri con 14.500 voli ogni giorno. Nacque nel 1999 con l’embrione dell’accordo fra Air France-Klm e Delta Air Lines chiamato “accordo strategico esclusivo a lungo termine”.

Del resto francesi e americani sono maestri nei patti transatlantici che li uniscono anche nella joint venture “Blue Skies” insieme a Virgin Atlantic, usata come leva di rilancio dell’offerta per l’affaire Alitalia. Dal maggio 2020, quando entrerà in vigore Blue Skies dovranno cessare altre alleanze preesistenti, a meno che non venga sottoscritto un nuovo documento, che il dipartimento dei trasporti statunitense (Dot) dovrà approvare. Unq uestione molto delicate quest’ultima, che sta occupando le cronache di queste settimane.

I punti di forza di Skyteam

Torniamo a Skyteam: i suoi maggiori punti di forza sono da cercare nelle compagnie più grandi: oltre all’americana e al gruppo franco-olandese, anche China Eastern. È con queste big three che il sodalizio è in grado di servire la maggior parte del mondo e offrire una connettività semplice attraverso i rispettivi hub.

Per quanto riguarda il mercato europeo, altamente competitivo, i collegamenti sono capillari grazie a Klm, AF, Alitalia e Aeroflot, mentre vettori minori come Czech Airlines e la rumena Tarom coprono l’Europa centrale.

I punti deboli dell’alleanza

Tra i punti deboli, invece, c’è l’America Meridionale. Ciò è dovuto al fatto che Aerolineas Argentinas opera da un hub in una posizione geografica che lo rende poco ideale per il mercato latinoamericano. Un’altra area del mondo critica è l’Oceania, territorio di Qantas (in Oneworld) e Air New Zealand che fa parte di Star Alliance.

Infine, Skyteam perderà a breve Air Europa, ma potrebbe conquistare Latam, in cui Delta ha investito un 20% di quota azionaria

Il destino di Alitalia interferirà con il futuro di Skyteam per un ultimo aspetto: se la partita della newco che condurrà AZ al rilancio andrà a Lufthansa ci sarà da gestire il passaggio a Star Alliance. Con conseguente pagamento della penale di uscita da Skyteam.

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