Viaggi d'affari internazionali CWT

Viaggi d’affari internazionali: CWT, boom di Regno Unito, India e Norvegia

La travel management company Cwt registra un incremento dei viaggi d’affari internazionali, in seguito al decadere delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria da Covid-19. Su tutte, i tamponi molecolari o antigenici che non sono più obbligatori per le persone completamente vaccinate.

Una nota della Tmc porta l’esempio di tre destinazioni, dove le procedure di ingresso sono state snellite e non bisogna più compilare nemmeno i form di tracciamento.

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Viaggi d’affari internazionali: CWT rileva boom per Regno unito, India e Norvegia

La prima è il Regno Unito, dove le prenotazioni di viaggi d’affari internazionali inbound stanno vivendo un boom, secondo Cwt.

Dall’11 febbraio scorso, data in cui i viaggiatori vaccinati non devono più compilare il Passenger Locator Form all’ingresso, le prenotazioni verso l’isola britannica sono aumentate del 169% in confronto alla settimana precedente.

viaggi d'affari internazionali CWT

Dati simili in India, dove le prenotazioni verso l’estero (outbound) sono aumentate del 64%, mentre quelle incoming sono più che raddoppiate, toccando un +139%. Il 10 febbraio scorso, il governo di Delhi ha annunciato che dal 14 febbraio i viaggiatori vaccinati provenienti da 82 paesi non avrebbero più dovuto mostrare un tampone negativo all’arrivo.

In Norvegia, invece, dal 12 febbraio tutti i viaggiatori – compresi quelli non vaccinati – non devono più effettuare i test di positività al Covid-19. Questo via libera si è tradotto in un exploit dei viaggi d’affari internazionali: +72% verso dei norvegesi l’estero e +67% inbound.

«L’aumento della domanda del business travel è palese», commenta la Ceo di Cwt, Michelle McKinney Frymire. «Stiamo registrando una quantità di prenotazioni mai vista dall’inizio della pandemia. Anche se la salute e la sicurezza dei viaggiatori d’affari è la nostra priorità, rimuovere gli ostacoli e l’incertezza è essenziale per una piena ripresa».

Allo stesso tempo, Cwt continuerà a investire in tecnologia per accompagnare la crescita i viaggi d’affari internazionali.

Ad esempio, sta lavorando sull’intelligenza artificiale per essere in grado di prevedere con precisione la domanda di viaggio quasi in tempo reale, mentre sono in gioco fattori contestuali complessi e fluidi come il Covid.

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GBTA esorta i Governi a cancellare l’obbligo di tampone per le persone vaccinate

Mentre Cwt registra questi dati, Gbta esorta i governi di Europa, Canada, Stati Uniti e America Latina a porre fine all’obbligo di tampone per i viaggiatori vaccinati.

Una nota dell’associazione globale del business travel sottolinea che «sono passati 2 anni dall’inizio della pandemia e mentre interi settori economici hanno riaperto con successo, i viaggi d’affari sono ancora ben lontani da un recupero ai livelli del 2019».

L’associazione sottolinea anche che «le grandi aziende sono restie ad autorizzare le trasferte dei collaboratori. Soprattutto per la farraginosità delle norme internazionali legate all’ingresso nei Paesi. Come la quarantena, i tamponi e la compilazione di form online. Anche perché non sempre portano vantaggi sanitari».

Del resto sono proprio gli associati a Gbta a puntare il dito contro le regole internazionali, che prevedono test complicati, form inutili e politiche di vaccinazione poco chiare. Il rischio maggiore? Contagio a parte, è proprio quello di rimanere bloccati in un Paese straniero. E quest’ultimo punto è ciò che fa rinviare o sospendere molti viaggi d’affari internazionali.

Un sondaggio effettuato nei mesi scorsi indica che il 50% degli intervistati vorrebbe lo stop ai test di ingresso per i vaccinati. Percentuale che in Nord America è ancora più alta.

«Come minimo, i tamponi per i viaggiatori vaccinati andrebbero eliminati. In mancanza di ciò e alla luce di quanto accade nel mondo, il pieno recupero del business travel non avverrebbe più nel 2023 come previsto. Ma nel 2024 inoltrato».

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