Acquisizione-monstre da parte di Microsoft che si compra Linkedin

Un’acquisizione-Monstre. Dopo aver sborsato 8,5 miliardi per comprare Skype, e 7 miliardi per Nokia, oggi Microsoft ha annunciato che comprerà  Linkedin per  l’astronomica cifra di 26,2 miliardi di dollari visto che il colosso di Redmond pagherà sborsando 196 dollari ad azione, con un premio del 49,5% rispetto alla chiusura di venerdì scorso a Wall Street.

Linkedin, “che manterrà il proprio brand distintivo, cultura e indipendenza”, nonché Jeff Weiner alla sua guida, come annunciato da Microsoft,  conta oltre 433 milioni di profili, la maggior parte costantemente aggiornati.  Il che fa pensare a un’acquisizione che punta al suo db, ma anche al taglio molto professionale dei suoi iscritti.

La chiusura dell’operazione è prevista entro la fine del 2016 e Microsoft finanzierà la transazione in primo luogo attraverso l’emissione di nuovo debito, diventando così l’acquisizione più cara in questo mondo, superando i 19 miliardi di dollari sborsati da Facebook per Whatsapp e il superaffare da 1,65 miliardi sborsati da Google per Youtube. E la società di Gates sarebeb vicina anche all’acquisizione di SalesForce, Crm molto utilizzato dalle aziende di tutto il mondo.

Oltre al Db gli esperti parlano di una integrazione dei profili Linkedin su Outlook, sempre della scuderia Microsoft, dopo che già in tempi non sospetti, a ottobre scorso, il social network professionale era già sbarcato su Cortana. E, come dice Domenico Palladino in questo articolo (Microsoft compra Linkedin per 26 miliardi: e se l’obiettivo fosse il business travel?), uno degli sbocchi economici potrebbe esser anche il business travel, visto che la società di Bill Gates sta sperimentando la creazione di Bot su Skype per la prenotazioni di viaggi e ha stretto recentemente una partnership con Concur, gruppo Sap per prenotare direttamente dal client di posta Outlook.

Dopo aver creato Expedia, e averlo venduto, un ventennio fa, Microsoft, come i rivali di Google (leggi: da Mountain View arriva Google destinations) e di Facebook (leggi: Anche Facebook entra nell’arena delle olta?) si stanno lanciando sempre di più sul mondo del travel? E cosa faranno queste Over the top nel mondo della sharing economy?

lkmicro

 

 

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