Alitalia senza pace, indagati gli ex-Ad

Alitalia senza pace. Dopo le recenti perquisizioni degli uffici del vettore di Fiumicino da parte della Guardia di Finanza su ordinanza della procura di Civitavecchia, guidata da Andrea Vardaro (leggi qui), ci sarebbero tre indagati per bancarotta fraudolenta riguardo all’insolvenza della compagnia di bandiera per oltre 400 milioni di euro, ovvero i gli ultimi tre amministratori delegati della gestione Etihad prima del commissariamento di un anno fa: Silvano Cassano che ha ricoperto la carica fino al 18 settembre 2015 (leggi qui), Luca Cordero di Montezemolo, ad ad interim prima, appunto, dell’arrivo dell’australiano Cramer Ball (leggi qui).

Come scrive La Stampa, a far scattare l’inchiesta sarebbero state le relazioni dei liquidatori a cui non quadra la condotta degli amministratori delegati fino al maggio 2017, quando venne avviato il commissariamento (leggi qui), che, nelle ipotesi investigative, avrebbero avuto una responsabilità diretta nell’ipotesi di  bancarotta fraudolenta del vettore.

Alitalia senza pace, indagati gli ex-Ad che, però, vengono scagionati dai Commissari per la vendita degli slot a Londra Heathrow

La gestione Etihad di Alitalia pare quindi non sia stata delle migliori, ma, almeno per quanto riguarda la vendita degli slot a Londra Heathrow, tutto e stato fatto a regola d’arte,  secondo quanto detto dl commissario straordinario Luigi Gubitosi durante l’audizione alla commissione speciale del Senato lo scorso 17 maggio. Con un prezzo congruo, lo ha detto una perizia effettuato su incarico dei commissari, e, soprattutto, con un diritto di “recompra“, come si fa con i calciatori, alle stesse tariffe di 60 milioni di euro: “Alitalia ha diritto di riprendersi gli slot in qualunque momento allo stesso prezzo per 10 anni a partire da luglio 2016, data in cui sono stati ceduti al vettore del Golfo”, ha detto il commissario in Senato. Diritto di “recompra” che, però, i commissari non hanno ancora fatto valere per non consumare cassa.

Ricordiamo che solitamente gli slot non possono essere oggetto di commercializzazione eccetto appunto quelli di Londra e sono regolati dal Grandfathers’ rights, che si basano sull’assioma “use it or lose it“.

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