Fiducia a portata di carta (di credito)

Di origine polacca, Piotr Pogorzelski, vice president & general manager Global Corporate Payments di American Express Italia, da anni si è trasferito con la famiglia nel nostro Paese di cui apprezza, dice, «lo stile di vita e le grandi possibilità di integrazione personale e professionale. L’Italia è accogliente, creativa e vanta una delle economie tra le più forti del mondo, fatta di grandi qualità e competenze. Qui ci sono aziende dal grandissimo potenziale e sono convinto che American Express abbia soluzioni tailor made e molto versatili per poterle aiutare a sviluppare al meglio il loro patrimonio».
Dunque, spiragli di luce… attraverso le carte di credito, da considerare come volano per la ripresa?
«Credo sia così, ma non sono il solo. In realtà le prospettive generali di crescita economica nella zona euro per il prossimo anno sono moderatamente positive in tutte le aree. La settima edizione del Global Business and Spending Monitor, che CFO Research ha condotto in collaborazione con American Express, conferma che la fiducia delle imprese in Europa ha avuto quest’anno un balzo in avanti, dopo aver subito un deciso ritardo rispetto ad altre regioni. Il 68% dei manager d’azienda ha infatti previsto una moderata o sostanziale espansione nel proprio mercato locale nel corso dei prossimi 12 mesi, riportando le aspettative di crescita economica ai livelli pre-recessione. Per quanto ci riguarda, i volumi delle carte aziendali American Express hanno continuato a crescere anche durante questo fortissimo periodo di crisi. Possiamo quindi fungere da volano per la ripresa? Spero e credo di sì. Il nostro sistema di pagamento è privilegiato poiché permette di massimizzare il controllo delle spese interne, un servizio chiave per le imprese in un momento difficile come quello che stiamo attraversando».
Quindi, quale ruolo possono avere le società che emettono carte di credito per supportare le aziende? Che soluzioni?
«Oltre al controllo delle spese, come detto prima, esistono varie tipologie di supporto che possono essere fornite grazie alle carte di credito aziendali. American Express ha concentrato la sua attenzione in particolare sull’ottimizzazione del flusso di cassa. Il sistema è molto semplice e trasparente: l’acquirente effettua il pagamento utilizzando uno dei prodotti della società; una volta che i prodotti o i servizi siano stati forniti e la fattura sia stata ricevuta, il compratore ha 58 giorni, o più, a seconda della data in cui il fornitore sottopone l’addebito, per effettuare il pagamento direttamente con American Express. Questo meccanismo permette di allentare le tensioni esistenti tra acquirenti e fornitori, stimolando allo stesso tempo la volontà di investimento e quindi la crescita».
Business travel: dal vostro punto di osservazione, come è mutato questo settore in Italia negli ultimi anni? Quali tendenze riscontrate e quali criticità?
«In Italia, negli ultimi anni, la gestione del business travel è andato rafforzandosi, grazie alla crescente attenzione delle aziende verso l’efficientazione delle spese indirette, l’introduzione di policy e il relativo controllo, l’adozione di reportistica avanzata finalizzata a una negoziazione  più consapevole con i fornitori e lo sviluppo di un’ottica di partnership con la filiera. L’introduzione di nuove e più sicure metodologie di pagamento e fatturazione diminuisce le possibili criticità, poiché le aziende sono in grado di controllare ogni aspetto dei movimenti di cassa».

In Italia si è sempre criticato il limitato utilizzo delle carte di credito: ci sono evoluzioni in proposito?
«Purtroppo siamo molto indietro nell’utilizzo dei mezzi di pagamento elettronici. Oggi in Italia oltre il 90% dei pagamenti viene effettuato con i contanti; questo ci relega tra gli ultimi in Europa per diffusione delle carte di pagamento (31 operazioni all’anno per abitante secondo gli ultimi dati della BCE del 2013) e rappresenta un notevole costo economico. Basti pensare che la media delle transazioni europee è pari a 72 all’anno per abitante e che Paesi vicini come Spagna e Francia ne effettuano rispettivamente 52 e 130 l’anno. Ciò ha spinto il governo italiano ad attivarsi in materia, su diretta esortazione dell’Unione Europea, in seguito all’adozione della nuova direttiva sui servizi di pagamento e del regolamento sulle commissioni interbancarie avvenuta lo scorso febbraio. La legge da poco approvata dal governo Renzi, che obbliga tutti gli esercenti ad adottare sistemi di pagamento elettronici, è senza dubbio perfettibile, ma rappresenta comunque un segnale incoraggiante e un punto di partenza di un percorso che richiede molto lavoro e attenzione».
Avete registrato da parte delle aziende un maggiore utilizzo delle carte di credito per le spese del personale viaggiante? 
«Decisamente sì: nel primo trimestre 2014 abbiamo avuto un aumento del 7% sul totale delle carte corporate fatturate in Europa e, nonostante le attuali difficoltà economiche, il valore delle transazioni è cresciuto dell’1,5%. Tale incremento nel transato ingloba al suo interno un maggiore utilizzo delle carte aziendali per le spese del personale viaggiante e le principali ragioni sono quelle già citate: controllo totale della spesa, semplicità delle transazioni e ottimizzazione dei flussi di cassa».
Le carte di credito per il business travel: quali servizi e caratteristiche devono avere oggi per venire incontro alle esigenze che le aziende clienti hanno in tema di controllo dei dati e ottimizzazione dei processi? 
«Sicuramente un alto grado di flessibilità nella spesa, un facile accesso al controllo dei dati e la semplicità di integrazione con i sistemi e i processi aziendali. È fondamentale ricordare che oggi le aziende sono sempre più concentrate sui modi per ridurre il rischio, il costo del finanziamento migliorare i bilanci di esercizio».
Quali nuovi prodotti e servizi propone American Express alla clientela Corporate? 
«American Express ha introdotto due nuove tipologie di servizio per la clientela Corporate, il vPayment e il BTA Connect, con importanti aspetti innovativi che integrano i normali standard di assistenza garantiti. Il primo sistema, basato su numeri carta virtuali, ne rende impossibile il furto e l’uso improprio, permettendo di impostare limiti sulle quantità e fornire indicazioni riguardo i dati e le categorie commerciali per ogni transazione. Il secondo sistema, specifico per il controllo, offre ai clienti un accesso più facile ai propri dati su piattaforma digitale, diminuendo la necessità di effettuare interventi manuali di verifica e riconciliazione. Inoltre, il nostro portafoglio premiumcontinua ad arricchirsi di nuove funzionalità che rendono la vita dei viaggiatori sempre più confortevole ed efficiente, come l’accesso alle lounge, l’accesso wi-fi in mobilità e assicurazioni complete per il viaggio».
E la sicurezza?
«È un aspetto chiave nella scelta dei sistemi di pagamento. Il rafforzamento di questo pilastro, soprattutto attraverso lo sviluppo dei sistemi virtuali, in grado per esempio di pre-autorizzare transazioni unicamente se di un certo importo e data, rimane per noi una priorità costante. Inoltre, sul fronte dell’online, abbiamo appena introdotto un sistema estremamente sicuro di autorizzazione Secure3D basato su password dinamiche».

Testo di Cinzia D’Agostino, Mission n.5, settembre 2014

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