Il 2009 sarà l’anno del gas

L’ 8% delle immatricolazioni degli ultimi mesi  del 2008 hanno riguardato auto a doppia  alimentazionebenzina + gas. La tendenza del 2009 sarà un ulteriore balzo di quota. Gli italiani  stanno dimostrando di apprezzare le alimentazioni  alternative, e lo fanno in base a una considerazione decisamente istinitiva: il prezzo del  carburante, nettamente più basso rispetto ai convenzionali  benzina e gasolio.

Accise inferiori
Il costo di gpl e metano è più basso per una serie  di ragioni. La più evidente è la minore incidenza delle accise, cioè le tasse specif iche per i carburanti. Benzina e gasolio sono tassate per oltre il  50% del prezzo netto, mentre il gp l si ferma al  35% e il metano addirittura al 20%. Questo potrebbe stare a significare che in un futuro non  lontano lo Stato potrebbe decidere di gravare il  gas di tasse maggiori, per compensare i minori introiti  derivanti da un minore consumo dei carburanti  più tradizionali. In realtà le cose non stanno proprio così , perché le scelte delle istituzioni si  basano anche su criteri di rispetto per l’ambiente,  e il gas, gpl o metano che sia, produce una sensibile  riduzione delle emissioni.
C’è poi un altro aspetto da considerare: il gpl è  una sorta di scarto della raffinazione del petrolio greggio, e quindi non risente più di tanto della fluttuazione dell’oro nero. Ancora migliore  la situazione del metano, che viene estratto  dal sottosuolo in modo indipendente dal petrolio.  Tra l’altro il metano abbonda anche nel sottosuolo  italiano, quindi lo Stato favorirà certamente la diffusione di questo tipo di carbrante. Prova di queste asserzioni è la relativa stabilità dei prezzi  di gpl e metano anche nell’ultimo anno, in cui le oscill az ioni dei prezzi di benzina e gasolio sono  state fortissime in conseguenza alle sensibili variazioni del prezzo del petrolio.

Motivazioni complesse
Ma il cosiddetto “effetto pompa”, cioè il costo di  un pieno di gas nett amente inferiore rispetto a  quello di benzina e gasolio, se può essere considerato  di per sé un elemento sufficiente a fare convertire  gli automobilisti privati dai carburanti tradizionali  al gas, non è una motivazione che possa  accontentare la clientela business, che deve necessariamente  condurre un’analisi economica più  complessa e sofisticata. Altri sono i fattori fondamentali  in gioco per convincere le aziende a passare  all’utilizzo di carburanti alternativi. Non è sufficiente, insomma, come invece fanno i privati,  prendere in considerazione soltanto il fatto che il  gpl oggi costa attorno agli 0,60 centesimi di euro  e il metano ha un prezzo inferiore ai 90 centesimi  di euro per metro cubo (un metro cubo di gas  corrisponde a circa 1,4 litri di benzina o gasolio).  Prova ne è il fatto che, pur in presenza di un mercato  business relativamente più stabile rispetto al  mercato retail, nel 2008 le aziende hanno dimostrato  un atteggiamento di attesa nei confronti  del gas. E hanno continuato ad acquistare auto  diesel, magari concentrandosi sull’acquisto di vetture  dotate di filtro anti-particolato e, nell’ultima  parte dell’anno, sulle debuttanti Euro 5.  I principali fattori in gioco, infatti, sono: l’affidabilità  dei motori a gas, il consumo specifico di  questi motori ibridi, la disponibilità di modelli e  versioni e la rete di distribuzione dei carburanti  alternativi. A questo aggiungiamo l’incertezza  sulla normativa fiscale, che già abbiamo accennato  in precedenza. Solo in caso di risposte positive a tutte queste problematiche assisteremo a un’effettiva  conversione della clientela business verso  il gpl e il metano.

Lo status quo
Proviamo ad analizzare la situazione attuale, tentando  di rispondere a tutte le problematiche sopra  elencate. Iniziamo dall’affidabilità dei motori a gas.  Quelli di recente generazione sono affidabili e non  richiedono manutenzione supplementare e specifica,  come invece avveniva fino a qualche tempo fa  (ricordiamo per esempio la necessità di registrazione  delle valvole ogni 30 mila km, un’operazione  complessa e costosa, circa 400 euro ogni volta),  perché sono stati appositamente studiati per funzionare  a gas, e non sono frutto di un adattamento.  I moderni impianti a gas a iniezione gassosa sono  dotati di sistemi di alimentazione specifici e in  parallelo a quelli della benzina. Questi sistemi hanno  portato un ulteriore vantaggio: permettono un  funzionamento ottimale sia a benzina sia a gas, e  non sono quindi frutto di un compromesso (se  l’auto va bene a gas, va male a benzina, e viceversa),  come accadeva sino a poco tempo fa.

Il consumo  specifico: un tempo la resa dei motori a gas era  nettamente inferiore a quelli a benzina da cui derivavano:  la perdita di potenza e la maggiorazione  del consumo era nell’ordine rispettivamente del 20  e del 10% per le auto a gpl e del 30 e del 20% per  le auto a metano. Oggi un’auto a gpl offre prestazioni e consumi equiparabili a quelle a benzina di  pari cilindrata, metre per le vetture a metano la  perdita di potenza e la maggiorazione dei consumi  è in genere limitata al 5%.
La disponibilità di modelli: in questo ambito nel  corso del 2008 si sono fatti i progressi maggiori. A  inizio anno modelli e versioni a listino erano circa  150, che sono diventati oltre 300 a fine anno. Nel  corso del 2009 appariranno altre numerose novità,  che dovrebbero portare la disponibilità complessiva  a quasi 500 varianti, ovvero circa il 20-25% dell’intero listino delle auto nuove.

Abbiamo  accennato nel fascicolo scorso di MissionFleet alle  novità di mercato in generale, aggiungiamo in  questo articolo un ulteriore elemento importante.  Dopo anni di investimenti esclusivi sul versante
del metano, Fiat ha deciso che a partire dal 2009  proporrà anche una gamma completa di vetture a  gpl, per meglio rispondere alla domanda di auto  con questo tipo di alimentazione, che possono  contare su una rete di distribuzione di carburante  più diffusa a livello nazionale.

Arrivano le pompe “quadrifuel”
A proposito di reti di distribuzione: già durante il  2008 c’è stata una forte accelerazione della diffusione  di impianti di rifornimento. A oggi siamo a  1500 stazioni di servizio con gpl e 800 che erogano  metano. Nel corso del 2009 la situazione dobrebbe  ulteriormente migliorare, grazie anche  all’accordo tra ministero degli Interni, ministero  dello Sviluppo economico e i petrolieri, che ha  concesso l’installazione di pompe “quadrifuel”  (benzina, gasolio, gpl e metano) anche con funzione  self service. Uno dei maggior ostacoli all’utilizzo  del gas da parte delle flotte aziendali era  infatti la necessità di rifornirsi esclusivamente durante  l’orario di apertura dei distributori, poiché  fino a ora non era possibile, per legge, impiegare  impianti self service. Nel corso del 2009 arriverà  anche una risposta positiva alla maggiore diffusione  di stazioni di servizio in autostrada, percorsi  maggiormente dalle auto aziendali.

Fisco: ecco gli incentivi gas
A questi elementi di valutazione positivi aggiungiamo  il fattore fisco, che per le aziende riveste  un’importanza fondamentale. Innanzitutto ben  difficilmente lo Stato penalizzerà l’uso di auto a  gas con maggiorazioni delle accise, visto che tutte  le sue mosse dimostrano un sicuro interesse per  questo tipo di alimentazione (e questo è avvenuto  sia con governi di centro-sinistra sia con quelli di  centro-destra). Da ultimo, un altro elemento positivo  emerso negli ultimi giorni: sembra che a livello  ministeriale ci sia la disponibilità ad estendere  i benefici degli incentivi per l’acquisto di  vetture a gas anche ai noleggiatori, cosa finora risultata  impossibile. La rimozione di questo vincolo  ha finora ostacolato la diffusione di vetture a gas  tra i clienti del noleggio a lungo termine.  Tra l’altro, gli incentivi all’acquisto di vetture a  gas hanno una durata triennale, ma già si parla di  proroga (e di un aumento del bonus) anche per il  prossimo triennio.

Il 2009 sarà dunque l’anno della svolta per le auto  a gas. Riteniamo opportuno che le aziende inizino  a comprendere nelle proprie car policy anche le  vetture dotate di questo tipo di alimentazione. Il  gas è una soluzione sempre più fruibile, che porta  vantaggi anche più consistenti rispetto alle soluzioni  ibride dotate di motori a benzina ed elettrici,  i cui innegabili vantaggi sono confinati soprattutto  nell’utilizzo cittadino, mentre le percorrenze  chilometriche più diffuse tra le aziende sono  quelle autostradali.

 

  Condividi:

Lascia un commento

*