Le mani di Lufthansa su Alitalia

Le mani di Lufthansa su Alitalia

Giovedì prossimo ennesima “giornata decisiva” per il futuro di Alitalia che, dopo il “rilancio” (o presunto tale)  del fondo statunitense Cerberus, sembra sempre più indirizzata verso Lufthansa. Che avrebbe messo sul piatto 250 milioni di euro per acquistarla, andando così a creare un’asse continentale di compagnie che include oltre al vettore italiano, anche Austrian, Swiss, Brussels Airlines e una buona parte di Air Berlin, confluita in Eurowings (leggi qui). A discuterne il prossimo giovedì, scrive Il Messaggero, solitamente ben informato dei fatti romani, i commissari di Alitalia, guidati da Luigi Gubitosi, che incontreranno i negoziatori del vettore tedesco capitanati da Joerg Eberhard, braccio destro dell’ad Carsten Sphor.

Le mani di Lufthansa su Alitalia, con un piano di investimenti

Le mani di Lufthansa su Alitalia porterebbero anche un piano di sviluppo che lo stesso ad del gruppo, Carsten Spohr, avrebbe consegnato nelle mani dei commissari straordinari dove si troverebbe l’interesse dei tedeschi ad investire sui piloti, sulla manutenzione e sulle rotte. Gli esuberi sarebbero 2mila, soprattutto tra i dipendenti di terra, ma prevederebbe anche nuove assunzioni, sul modello Swiss, che dopo una pesante ristrutturazione ha ripreso ad assumere. Si legge sul quotidiano romano: “Spohr è disposto a mettere sul piatto circa 250 milioni, ma non è escluso che si possa anche raddoppiare in funzione degli accordi che potranno essere raggiunti con il governo e i fornitori. E che il lavoro, giudicato prezioso dei commissari, continui a ridurre i costi e ad aumentare la redditività. Come accaduto del resto sul fronte dei contratti per il carburante (tutti rivisti al ribasso), del leasing e dell’efficientamento della flotta, risparmi per oltre 140 milioni che hanno dimostrato la capacità di Gubitosi & Co nella gestione operativa e, di converso, la scarsa attenzione di quella targata Etihad Airways”. Cerberus offrirebbe invece circa 500 milioni, ma senza un piano di sviluppo, bensì una forte ristrutturazione che porterebbe a rivendere a breve Alitalia anche a pezzi. Attendiamo giovedì. E vediamo che fine faranno i 900 milioni di prestito ponte che il Governo italiano ha “prestato” ad Alitalia…

 

Lascia un commento

*