Limite velocità 30 kmh

Limite velocità 30 km/h in città: i vantaggi di chi lo usa in Europa

Molte le novità del nuovo CdS ma, per ora, non sui limiti velocità Eppure molti li caldeggiano, a ribasso, forti anche di uno studio Altroconsumo, sui limiti velocità a 30 Km/h in città: mostra come il traffico sia più fluido e ci siano meno incidenti.

Istat registra nel 2022 che su 166mila incidenti, il 73%, è avvenuto su strade urbane. Molte città europee pensano al modello “Città 30” (30 sta per limite di velocità di 30 km/h diffuso in tutta la città) e ci sono movimenti anche in Italia, come a Firenze.

Un’idea che vuole invertire le priorità: tutte le strade dovrebbero avere limiti a 30 km/h (in particolare quelle interne ai quartieri) e solo alcune (es. circonvallazione) a 50 km/h. Nelle città europee dove il modello è stato già adottato, si è rilevata una diminuzione di gravità e numero di incidenti, decessi e di emissioni inquinanti. Con riduzione del rumore e del traffico.

Limite velocità a 30 km/h: chi lo adotta

In Danimarca, per esempio, la riduzione di incidenti in tre anni nelle Zone 30 è stata del 77%. Dei feriti addirittura dell’88%. A Londra il calo di incidenti è stato del 40% e dei feriti del 70%.

Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo. “Questo modello di città, riducendo con interventi urbanistici la velocità e contemporaneamente incentivando il trasporto pubblico (riducendo i costi del biglietto ed aumentandone la capillarità), assicura una maggiore sicurezza per gli utenti più vulnerabili.

Portando al contempo ad una minor necessità di ricorrere ad automobili private e numerosi altri benefici” aggiunte Cavallo.

“L’aumento delle sanzioni, infatti, non basta per aumentare la sicurezza in strada. La prevenzione si fa a livello culturale e di pianificazione urbanistica, ad esempio implementando il modello di città30”.

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