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Tavares, Stellantis spinge su Atessa per i veicoli commerciali

Il boss Stellantis Tavares e Imparato hanno spianato la strada per la produzione di nuovi Lcv esportati nel mondo dall’Italia

Oggi in Italia, a colloquio diretto con alcuni media invitati presso lo stabilimento Sevel, tra cui la nostra testata, Carlos Tavares spiega che Atessa, dove si produce parte di quello che, sotto il grande marchio Pro One genera 1/3 del fatturato netto Stellantis, con sei marchi diversi, è pronta al futuro.

Lo spiega ringraziando in primis tutti i dipendenti italiani: “E’ un impianto iconico per noi e Stellantis ha migliorato negli ultimi anni con maggiore qualità e costi per arrivare a 7.300.000 di veicoli prodotti, 85% dei quali esportatispiega il Ceo Stellantis -. Facciamo veicoli così diversi, perché il potenziale dello stabilimento è molto elevato.

La cosa importante è che la quota di mercato Stellantis dei veicoli prodotti qui è buona e cresce: al 47% nei veicoli elettrificati, in Italia. Significa molto per l’Italia, che da qui esporta marchi diversi in tutto il mondo, grazie alla forza del gruppo”.

Tavares Stellantis Atessa

J.P. Imparato, per l’occasione spalleggia Tavares allo stabilimento Stellantis Atessa: è lui a capo della divisione nuova divisione Pro One, dopo l’esperienza Alfa Romeo. Spiega che il Fiat Ducato da solo, pesa per quasi tutto il segmento. Un orgoglio tricolore.

“Con Fiat che in Italia fa il 26% del mercato Lcv. Tra poco il nuovo erede della serie X250 è pronto a essere venduto in 75 Paesi nel mondo. Atessa è una realtà importante per Stellantis. Tutto dipende dalla qualità del network nei veicoli aziendali e noi abbiamo un marchio forte in ogni mercato importante dell’Europa, con Fiat in Italia e via via altri brand altrove”.

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Tavares crede in Atessa ma servono supporti

Tavares prosegue lodando il presente e il futuro dello stabilimento italiano. “Ogni singolo numero di Atessa è importante per il gruppo, abbiamo accresciuto di varie volte i volumi negli anni, anche se i costi sono aumentati.

Il futuro è assicurato, con produzione certa e nel 2024 forse anche saturazione della stessa. Solo la performance protegge secondo noi e vediamo luminoso futuro qui, grazie ai lavoratori e ai prodotti che ne escono, di qualità”.

Tavares Stellantis Atessa

Sui mercati esteri, riferito a Pro One: “Stiamo facendo un buon lavoro in Europa, con quota mercato che migliora e continueremo a farlo, anche in America Latina. 10 giorni fa ero negli USA per far provare il primo ProMaster Ev a clienti Amazon. Un veicolo speciale, customizzato per la consegna last-mile, è stato ben accolto come primo Ev Pro One in America e lo saranno anche le versioni europee.

Primi ma servono trasporti migliori dall’Italia al resto del mondo

Ci piace la competizione e penso che possiamo vincerla, essere leader in poco tempo (negli Lcv).”

Ancora su Atessa, dove lavorano 5.000 persone su tre turni e 740 robot, facendo uscire 190 veicoli al giorno e sulle tendenze future, non facili: “Per essere competitiva Atessa deve avere accesso ai mercati mediterranei con la logistica a costo competitivo, treni e navi. L’Italia ha bisogno di canali efficienti per esportare i propri veicoli.

Poi il costo energia, oggi qui non abbiamo tariffe competitive. Ci servono porte e percorsi veloci per esportare i nostri veicoli. La trasformazione è rapida, devo complimentarmi per come lo stabilimento di Atessa si adatta ai tempi. Siamo qui per servire la libertà di movimento degli italiani”.

Per fare un esempio, che spieghi quanto chiede Tavares indirettamente al Governo, servono 45 bisarche per far uscire da Atessa quanto riuscirebbe invece un singolo servizio treno, se disponibile con frequenza. I veicoli che vanno via mare devono fare un lungo percorso, per uscire di regione.

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Nuova gamma 2024 Fiat Professional (diesel o Ev)

I Large van come Ducato, vedranno a breve il nuovo erede del primo modello del lontano 1981. Nel 2024 al debutto sarà apripista proprio Fiat, seguita dagli altri marchi “gemelli” come Peugeot (Boxer), Opel (Movano) e Citroen (Jumper).

La versione elettrica, con 420 km di autonomia grazie a batteria da 110 kWh, mantiene la solita capacità e la solita portata. Da Atessa ricordano il tutto “made in Italy”. Per i termici (ora con cilindri italiani e non francesi) fino a -15% di consumi carburante, sfruttando il cambio automatico EAT8. Il diesel, 2.2, andrà da 120 a 180 Cv.

Per gli Adas arriva il Level2 di guida autonoma, con ACC centraggio linea e trafic jam anche sui grandi Van. Il touch Infotainment 10” porta in veicolo molte novità e servizi da vettura.

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Nuovo logo e nuova mascherina Fiat

Forte di una quota mercato Italia del 30% quasi, il Ducato 2024 ha una validissima e apprezzata base, anche per uso Camper (che pesano per il 45% della produzione Sevel di Atessa). Da non dimenticare, che questa base tecnica è scelta anche dal colosso Toyota per il proprio nuovo large van, che abbiamo visto a Kenshiki Forum e sarà tra le novità auto 2024, Toyota Proace Max.

A Fiat, con approvazione di Tavares e Stellantis per Atessa, l’onore di essere unico brand a esporre non un solo logo ma il nome, a chiare lettere sulla nuova mascherina, con feritoie orizzontali, senza scordare quelle righe oblique che richiamano i gloriosi anni Ottanta e Novanta, molto piccole in tinta ma presenti ancora.

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Una curiosità, vista nelle tre linee di produzione X250 ad Atessa? Il Fiat Ducato e i suoi fratelli contano 1302 viti da avvitare, molte delle quali con tool digitalizzati che verificano il serraggio a tutela del cliente.

Video intervista, produzione Atessa 2024

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