Noleggio a lungo termine, un mondo ancora poco “social”

Dagli ultimi dati Audiweb, relativi a settembre 2013, emerge che ben 27,9 milioni di italiani durante il mese si sono collegati a internet almeno una volta. In particolare nel giorno medio risultano 13,3 milioni gli utenti connessi, in media per 1 ora e 19 minuti a persona.
Dai dati sul profilo socio-demografico degli utenti collegati nel giorno medio a settembre, la popolazione online risulta composta per il 55% da uomini (7,3 milioni) e per il 45% da donne (6 milioni), con una predominanza di utenti tra i 35 e i 54 anni (47,7% degli utenti online nel giorno medio), seguiti dagli utenti 25-34enni (18%) e 55-74enni (17,6%).
Insomma, digital divide a parte, gli italiani sono sempre più online e, grazie alla massiccia diffusione di smartphone e tablet, lo sono in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo. Ma che cosa fanno quando sono connessi? Consultano siti, cercano informazioni, giocano, qualche volta comprano ma, soprattutto, accedono ai social network. In particolare a Facebook: aggiornano il proprio profilo, controllano gli status degli amici, commentano, postano immagini.
Basti pensare che, dai dati diffusi dalla stessa azienda fondata da Mark Zuckerberg, emerge che in Italia gli utenti attivi su Facebook ogni mese sono 16 milioni, mentre ogni giorno gli italiani sul social network ammontano a 17 milioni. In continuo aumento anche gli accessi da dispositivi mobili: giornalmente sono 10 milioni gli utenti che si connettono a Facebook utilizzando cellulari o tablet.
Un fenomeno che interessa l’intero globo: a livello mondiale la media degli utenti attivi giornalieri è di 728 milioni, in aumento del 25% anno su anno. 1,19  miliardi gli utenti attivi mensili (+18% anno su anno) e 874 milioni gli utenti attivi mensili da mobile, in crescita del 45% anno su anno (dati relativi a settembre 2013).

Social Business
Anche se è Facebook a fare la parte del leone, non bisogna dimenticarsi poi che esistono anche altri social media, che stanno prendendo sempre più piede nel nostro Paese. Come Twitter, ad esempio, che attraverso i suoi messaggi da 140 caratteri consente di informare e di informarsi in modo rapido su quanto accade: a febbraio in Italia erano 4 milioni gli utenti attivi e ammontano a 71,6 milioni i tweet scritti dagli italiani nei primi quattro mesi del 2013.
Poi ci sono Google Plus, LinkedIn, Instagram, Flickr, e naturalmente YouTube…Un fenomeno che le aziende non possono permettersi di sottovalutare, anche perché, se adeguatamente sfruttato, può avere delle ricadute positive sul business. Proprio per questo da qualche tempo ormai le imprese si affannano per costruire la propria presenza social e per identificare le modalità più efficaci per intercettare potenziali clienti anche attraverso i social network. Non solo. Attraverso gli account social e le iniziative lanciate attraverso di essi è possibile costruire e intrattenere relazioni più dirette e interattive con gli utenti, ricevendo feedback immediati sui prodotti e servizi offerti.

Inchiesta sul noleggio a lungo
Non tutte le aziende e non tutti i settori, però, si sono dimostrati in grado di cogliere fin da subito le opportunità offerte da queste piattaforme dedicate al social networking. MissionFleet ha contattato i principali operatori attivi nel business del noleggio a lungo termine, per rendersi conto dello stato dell’arte del settore in merito a questo tema.
Il panorama che ne esce è piuttosto omogeneo: alcuni noleggiatori non hanno ancora sviluppato una presenza social, anche se si tratta di un’operazione che intendono affrontare nel prossimo futuro, altri sono presenti ma in modo blando e si indirizzano soltanto a un target limitato. Questo però non significa che questo mondo non consideri importante innovare le proprie modalità di lavoro e stare al passo con le nuove tecnologie: lo dimostra ad esempio il fatto che tutte le aziende interpellate abbiano recentemente lanciato delle applicazioni ad hoc per smartphone e tablet che facilitano la relazione con driver e fleet manager, permettendo allo stesso tempo a quest’ultimi di accedere rapidamente ad alcuni servizi anche in mobilità.
Ma entriamo più nel dettaglio, illustrando come si stanno muovendo le diverse aziende.
«Abbiamo deciso di aspettare a entrare nei social media, proprio perché ben consci del grado di affidabilità che gli utenti e i consumatori sono disposti a concedere alla social community, dove è dunque necessario avere un posizionamento ben definito e una precisa strategia editoriale», ha spiegato Alessandra Agostini, responsabile marketing e comunicazione Leasys.
Anche Arval Italia non è ancora presente su nessun social network, ma molto probabilmente lo sarà a partire dall’anno prossimo, come ha dichiarato Andrea Solari, direttore marketing e comunicazione Arval Italia. «Arval ha già aperto degli account social in Francia e sta valutando la possibilità di farlo anche nel nostro Paese, anche se la strategia di sviluppo è ancora in fieri».
I contenuti che saranno veicolati attraverso i social media non sono ancora stati definiti, ma con tutta probabilità si tratterà di informazioni interessanti sia per i driver che per i fleet manager. «Potremmo prevedere dei passaggi giornalieri con indicazioni sulle novità di Arval e spunti utili per il settore – ha anticipato Solari a MissionFleet -. Siamo consapevoli dell’importanza di includere i social network nella nostra strategia ma, poiché Arval si rivolge in particolare al mondo delle aziende, abbiamo preferito prima concentrarci sui nostri target di riferimento, puntando sullo sviluppo di servizi innovativi, che possono essere resi disponibili proprio grazie alle nuove tecnologie».
Diverso il caso di LeasePlan, che è già presente su Twitter, con un account dedicato al proprio ufficio stampa, attraverso il quale condivide con il mondo dei media tutte le novità, in real time.
«Utilizziamo Twitter per rinforzare l’operato dell’ufficio stampa e raggiungere blogger e opinion leader presenti su questo social network, ma anche per essere aggiornati in tempo reale su innovazioni, opinioni e problematiche del settore. Allo stesso scopo contiamo, a breve, di essere presenti su altre piattaforme social», ha affermato Gavin Eagle, direttore commerciale del Gruppo LeasePlan Italia.
Tramite Twitter l’ufficio stampa di LeasePlan diffonde comunicati stampa, informazioni legate all’auto e al noleggio a lungo termine, curiosità e iniziative speciali di LeasePlan, sia italiane che internazionali.
Anche Alphabet Italia vanta già una presenza sui social media, come ha spiegato a Mission Fleet Andrea Cardinali, presidente e amministratore delegato. «Abbiamo un canale dedicato sia su YouTube che su Vimeo e stiamo lavorando a una pagina LinkedIn che verrà aperta a breve. Ci siamo concentrati sui social dove il nostro target è effettivamente presente; questo ci dà l’opportunità di non disperdere energie e seguire al meglio chi decide di seguirci», ha affermato il manager».
YouTube e Vimeo vengono utilizzati, come nel caso di Twitter per LeasePlan, al fine di condividere informazioni con la stampa. «I giornalisti ci chiedono sempre più spesso di linkare messaggi istituzionali, dichiarazioni e novità di prodotto alle pagine digitali delle loro testate. Crediamo che un video spesso aiuti a rendere più forti e concreti certi messaggi», ha puntualizzato Cardinali.
Diverso l’utilizzo che verrà fatto di LinkedIn. «La presenza su LinkedIn ci darà l’opportunità di essere sempre più vicini ai fleet manager e ai nostri partner commerciali. Veicolare informazioni e novità che coinvolgono Alphabet è fondamentale: la nostra azienda vive un momento di forte evoluzione e i nostri interlocutori hanno la curiosità e la voglia di capire, oltre che la necessità di essere costantemente aggiornati – ha dichiarato il manager -. Come fornitore leader di servizi d’eccellenza per la mobilità aziendale abbiamo anche la missione di fare formazione sui nuovi temi legati alla mobilità, con l’obiettivo di creare una community matura e coinvolta. Il fine dunque non è solo aggiornare clienti e fornitori esistenti ma farsi conoscere da clienti potenziali, oltre che costruire relazioni con giornalisti e media ed entrare in contatto con i blogger di settore. Tutto questo può permetterci di raggiungere livelli di visibilità molto interessanti».

Obiettivo: non restare indietro
Sicuramente l’attenzione che gli operatori del noleggio a lungo termine mostrano nei confronti delle piattaforme di social networking, e dei new media in generale, dimostra che vi è consapevolezza del fatto che le nuove tecnologie possano impattare anche su questo business e che proprio per questo sia importante effettuare dei cambiamenti per non restare al palo.
Secondo Gavin Eagle, «seppur con una maggiore gradualità rispetto ad altri mercati, la diffusione massiva dei moderni device (smartphone e tablet, ndr.) avrà ovviamente un impatto anche sul noleggio a lungo termine. Nel futuro tutti i servizi associati al noleggio a lungo termine troveranno un’alternativa di accesso digitale».
«Siamo certi che molto velocemente anche i nostri clienti, sia fleet manager, sia driver, esprimeranno una domanda molto significativa di servizi mobile – ha affermato il manager -. È per questo che la digitalizzazione dei nostri servizi commerciali e operativi rappresenta un obiettivo strategico per LeasePlan nel breve e medio periodo. L’e-business in LeasePlan è un’area strategica nella quale investiremo ulteriormente a partire dal prossimo anno. Va sottolineato che per “digitalizzazione” non intendiamo solo e-services ma anche “e- commerce”, ovvero la possibilità di vendere online i nostri prodotti, in particolare al target small business e ai privati, attraverso il web e il canale mobile».
Per Alessandra Agostini, responsabile marketing e comunicazione Leasys «la tecnologia ha alzato l’asticella della qualità del servizio, che oggi è una risultante di efficienza e velocità fino a pochi anni fa impensabili».
«Ci viene richiesta maggior reattività e precisione ma abbiamo anche la possibilità di presidiare meglio i processi e di analizzare rapidamente aspetti anche molto lontani, arrivando ad avere un unico “cruscotto” integrato che consente all’operatore di essere più performante e di avere un grado di conoscenza del cliente tale da poter sviluppare nuovi servizi mirati su effettive necessità. La customer experience non è mai stata così ampia», ha chiosato la manager. E, per conoscere i clienti ed entrare in contatto diretto con loro, oltre che per migliorare ulteriormente la “customer experience”, spingendo l’acceleratore sull’interattività, una delle strade da percorrere è senza dubbio quella dei social network. I noleggiatori se ne sono resi conto e si stanno già muovendo, anche se cauti, alla conquista della famiglia di Facebook, Twitter e affini. Non resta che aspettare.

 

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