Professione buyer: Tirreno Power

Costituita in seguito alla liberalizzazione del mercato elettrico italiano, Tirreno Power ha iniziato la sua attività nel gennaio 2003. La società ha immediatamente avviato un rilevante piano di repowering per rinnovare la capacità produttiva dei propri impianti sia sotto il profilo qualitativo – in termini di efficienza e performance ambientali – sia quantitativo per quanto riguarda la potenza lorda installata: è passata infatti dagli iniziali 2.280 MW effettivamente disponibili agli attuali 3.352 MW. L’azienda è attiva su tutto il territorio nazionale con le centrali termoelettriche di Torrevaldaliga (Civitavecchia), Vado Ligure (Savona) e Napoli Levante, a cui si affiancano diciassette centrali idroelettriche distribuite su tutto l’arco dell’Appennino Ligure. Strutturata per produrre energia con elevata flessibilità e competitività, offre un ampio mix produttivo rappresentato da ciclo combinato a gas naturale, termoelettrico a carbone, termoelettrico tradizionale ad olio-gas, idroelettrico.
Nell’ambito dei suoi valori fondamentali, Tirreno Power ha riservato un posto privilegiato alla tutela dell’ambiente. Ha quindi sviluppato e realizzato nei suoi siti termoelettrici una serie di progetti di rinnovamento degli impianti che utilizzano le più evolute tecnologie disponibili. Il loro impiego consente di ottenere elevati rendimenti e le migliori prestazioni in termini di contenimento dell’impatto ambientale. La società ha inoltre avviato l’ammodernamento delle centrali del proprio nucleo idroelettrico, allo scopo di migliorarne l’efficienza e la produttività. In attuazione della propria Politica Ambientale ha istituito il Settore Fonti Rinnovabili per la gestione del suo nucleo idroelettrico e per la progettazione e realizzazione di nuovi impianti da fonti rinnovabili. Tutte le centrali sono dotate di un Sistema di Gestione Ambientale; in particolare i siti di Vado Ligure e Torrevaldaliga hanno conseguito ormai da tempo la certificazione Iso 14001 e la registrazione Emas (Eco-management and audit scheme); per l’impianto Napoli Levante, entrato in funzione nell’aprile 2009, è stato avviato il procedimento per l’ottenimento di questo stesso riconoscimento. La società intende inoltre avviare l’iter di certificazione ambientale anche per gli impianti idroelettrici, applicandolo quindi all’intera organizzazione aziendale.

Un occhio attento alle spese
La sede di Roma e i siti produttivi di Tirreno Power rappresentano le principali mete degli spostamenti business del management aziendale. A queste si aggiungono frequenti trasferte a Bruxelles e Milano. Ogni viaggio business viene posto al centro di una policy accuratamente studiata per ottimizzare i singoli processi, allo scopo di semplificare al massimo il lavoro del team coinvolto nelle fasi gestionali.
Per comprendere fino in fondo i criteri che regolano l’organizzazione degli spostamenti aziendali, abbiamo chiesto ad Antonio Luongo, responsabile Servizi Generali (che opera alle dirette dipendenze del direttore HR, Sistemi Organizzativi e Servizi), di illustrarne i principi di base. «Per la gestione delle trasferte business ci avvaliamo della collaborazione dell’agenzia Uvet American Express – spiega Luongo -. L’intero processo prevede un coordinamento centrale a me affidato, con il supporto di una risorsa di riferimento per ciascuno dei nostri cinque siti; ognuno dei miei collaboratori si interfaccia costantemente con la nostra agenzia viaggi. Il dipendente che ha l’esigenza di muoversi per lavoro richiede all’addetto trasferte del sito di riferimento, con una comunicazione via mail, i titoli di viaggio necessari; Uvet provvede all’emissione dei documenti e li invia successivamente alla persona incaricata, che a sua volta li inoltra al viaggiatore. Tale comunicazione viene indirizzata in copia conoscenza al responsabile di funzione; per l’autorizzazione vige il silenzio-assenso. Grazie a queste procedure, siamo riusciti a snellire al massimo l’iter gestionale e a dedicare a questa tipologia di lavoro le minori risorse umane possibili. Basti pensare che l’attività travel occupa il personale dedicato, in media, un’ora al giorno». Oltre ai compiti appena descritti, all’agenzia viene richiesto un servizio completo di  consulenza. È inoltre chiamata a dare il suo pieno supporto nella negoziazione con i fornitori in caso di stipulazione di accordi diretti fra Tirreno Power e singoli vettori, alberghi o autonoleggi. L’azienda, infine, chiede all’agenzia la disponibilità di strumenti online per la consultazione della reportistica in tempo reale.
Il budget che Tirreno Power ha stanziato per le trasferte di quest’anno è di 700mila euro, una cifra in lieve aumento rispetto a quella del 2010 (640mila euro) giacché l’azienda, in controtendenza rispetto a quanto è avvenuto nell’ultimo triennio, si aspetta un moderato incremento nelle spese. «Negli ultimi tre anni il volume di delle spese di viaggio è stato in flessione per diversi fattori: oltre a una diminuzione del nostro personale e al generale calo delle tariffe, causato dalla crisi economica, abbiamo diminuito progressivamente il numero delle nostre trasferte. Quando possibile, preferiamo ricorrere ai sistemi di videoconferenza».

-INTERRUZIONEPAGINA–
La gestione dei viaggi viene effettuata nel rispetto di una travel policy globale le cui linee guida, come spiega lo stesso Antonio Luongo, mirano a «soddisfare le esigenze dei viaggiatori, mantenendo uno standard qualitativo medio-alto. Puntiamo inoltre a ottimizzare i costi con accordi commerciali ad hoc e convenzioni».
Nella travel policy di Tirreno Power emerge una particolare attenzione alle disposizioni relative alle spese sostenute dai dipendenti nel corso delle trasferte. «Quasi tutte le spese sono prepagate con carta di credito Alitalia/American Express gestita dall’agenzia su mandato di Tirreno Power. Solo i dirigenti sono forniti di una carta di credito aziendale. Le eventuali spese a piè di lista, rappresentate perlopiù dai pasti, vengono rimborsate ai dipendenti con le competenze mensili, previa presentazione di documenti giustificativi coerenti con la travel policy».
Al momento l’azienda non ha ancora adottato tool automatizzati per la gestione dei viaggi d’affari. «Abbiamo però in programma di sperimentare nel corso di quest’anno alcune soluzioni messi a disposizione dalla nostra agenzia».
La realizzazione di una travel policy ben strutturata riflette anche l’esigenza di creare un sistema organizzativo sinergico all’interno di Tirreno Power. Tra le altre sfere di competenza dei Servizi Generali, infatti, rientra sia la gestione della flotta aziendale, sia la collaborazione all’organizzazione di fiere, congressi e convention. E, come sottolinea il professionista, «anche in una realtà così ampia e strutturata si riesce a lavorare in pieno accordo».

Le nostre schede:
Azienda:
 Tirreno Power
Settore: produzione di energia elettrica
Sedi: Roma (Direzione Generale), Napoli, Civitavecchia, Vado Ligure (Savona), Genova, Sessa Aurunca (Caserta)
Riferimento in azienda: Antonio Luongo
Inquadramento nell’organigramma: responsabile Servizi Generali e Controllo Budget. Quadro aziendale alle dirette dipendenze del direttore HR, Sistemi Organizzativi e Servizi
Agenzia: Uvet American Express
Tipo di contratto: transaction fee
Spese trasferte 2010: 640mila euro
Numeri biglietti aerei e ferroviari nel 2010: circa 2000
Budget trasferte 2011: 700mila euro
Tecnologie a supporto: previsti test su tool per l’automazione delle trasferte
Carte di credito utilizzate: American Express

Testo di Anna Fraschini, Mission n. 3, maggio 2011

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