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Green Pass o tampone: dalla Cina all’Italia come viaggiare?

Il Ministro della Salute italiano estende l'obbligo di tampone all'arrivo in Italia ai viaggiatori provenienti dalla Cina. Il Paese conferma: da gennaio 2023 allentamento delle misure cinesi anti-Covid-19.

Viaggiare dalla Cina all’Italia è ancora possibile ma, data l’esplosione di contagi da Covid-19 nel Paese, tutti i viaggiatori dovranno sottoporsi a tampone rapido obbligatorio.

Nei soli primi venti giorni del mese di dicembre, infatti, si conta che ci siano stati 250 milioni di nuovi casi in Cina. Secondo le stime, i morti possibili ammontano a un milione.

Per questo motivo, sull’esempio degli Stati Uniti, con il comunicato del 28 dicembre 2022, il Ministro della Salute italiano, Orazio Schillaci, ha disposto un’ordinanza che prevede l’obbligatorietà di sottoporsi a tampone antigenico all’arrivo in Italia. La disposizione è valida fino al 31 gennaio 2023.

Questo valeva inizialmente per gli aeroporti di Milano Malpensa e Roma Fiumicino ed ora si estende a quelli di tutta Italia.

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Viaggiare dalla Cina all’Italia, i documenti da presentare all’imbarco

Stando all’Ordinanza del Ministero della Salute, dal 28 dicembre 2022 al 31 gennaio 2023, tutti i viaggiatori in ingresso in Italia dalla Cina hanno l’obbligo di presentare all’imbarco alternativamente:

  • Il risultato negativo di un test molecolare effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia
  • Il risultato negativo di un test antigenico effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Italia

Una volta in Italia, i viaggiatori dovranno poi sottoporsi a un ulteriore tampone antigenico rapido all’arrivo in aeroporto. Nel caso in cui non fosse possibile, il viaggiatore dovrà effettuare il tampone entro 48 ore dall’ingresso presso l’azienda sanitaria locale di riferimento.

In caso di esito positivo del tampone rapido, vige l’obbligo di sottoporsi  ad un ulteriore test molecolare che confermi la positività per l’inizio dell’isolamento fiduciario.

Sono esentati dal tampone, a patto che non insorgano sintomi Covid-19: i minori di sei anni, i membri dell’equipaggio e al personale viaggiante, ai funzionari e agli agenti dell’Union europea o di organizzazioni internazionali, gli agenti e il personale diplomatico in rientro dalle missioni internazionali, le Forze di Polizia, il personale del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e i Vigili del fuoco nell’esercizio delle loro funzioni.

Il costo dei tamponi è a carico del passeggero. Per questo motivo, l’Enac si è già mosso per evitare il caro-tamponi e per verificare l’operatività dei presidi sanitari.

Viaggiare in Cina dall’Italia: documenti e tampone

Fino al 7 gennaio 2023, i viaggi in Cina sono consentiti previa presentazione di un codice sanitario dotato di QR code (Health declaration code) e logo HDC rilasciato dall’Ambasciata o dai Consolati Generali della Repubblica Popolare Cinese in Italia.

Per ottenerlo, i passeggeri devono effettuare un tampone molecolare nelle 48 ore prima della partenza. In caso di scalo in Paese terzo, dall’Italia è possibile scegliere se effettuare il test PCR nel Paese di partenza o in quello di transito, a patto che sia stato fatto entro i due giorni prima dell’arrivo in Cina.

Arrivati in Cina, i viaggiatori dovranno effettuare un tampone PCR e rimanere in quarantena per 5 giorni, presso strutture dedicate, a cui si aggiungono 3 giorni di monitoraggio presso il domicilio. Il periodo di isolamento potrebbe variare in base al luogo e alla situazione pandemica.

In caso di esito positivo al test anti-Covid effettuato all’arrivo in Cina, i viaggiatori dovranno curarsi presso strutture ospedaliere fino al termine della malattia. Lo stesso vale per i minori di sei anni. Il personale autorizzato potrebbe inoltre richiedere applicativi di tracciamento e di controllo per evitare il dilagare del Covid-19.

Nuove misure di allentamento da gennaio 2023 in Cina: viaggiare dall’Italia

Dall’8 gennaio 2023 in poi, com’è stato dichiarato dall’Ambasciata cinese, le regole cambiano.

Viene comunque sempre richiesto il risultato negativo di un tampone molecolare effettuato nelle 48 ore antecedenti all’ingresso in Cina.

Mentre non verrà più richiesto un Health Code prima della partenza. Tuttavia, i passeggeri dovranno compilare una dichiarazione, la Health declaration form, in cui si dichiara di essere negativi al test effettuato entro i due giorni antecedenti.

E, in ultimo, il Governo cinese abolisce l’obbligo test all’arrivo e la quarantena all’arrivo in Cina.

Novità marzo 2023: stop tamponi

Da mercoledì 1 marzo 2023, si interrompono i controlli Covid per chi arriva in aereo dalla Cina.

Data la situazione epidemiologica non ancora del tutto stabile, si consiglia comunque di rimanere costantemente aggiornati, consultando Missionline e il sito della Farnesina o contattando l’Ambasciata Cinese in Italia .

In caso di partenza, poi, vi invitiamo a prestare la massima attenzione, contattare il vostro Consolato di riferimento per segnalare la vostra presenza in territorio cinese e a registrarvi sul sito dovesiamonelmondo.it.

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