intermodalità

Intermodalità è la parola chiave del piano nazionale dei trasporti 2019

Il trasporto aereo in Italia alla svolta dell’intermodalità. E’ stato il tema centrale della due giorni di conferenza al Ministero guidato da Danilo Toninelli, che ha posto le basi per il nuovo piano degli aeroporti da varare entro l’anno. A seguito di uno sviluppo incalzante dei viaggi aerei e della liberalizzazione si rende necessario un impianto strategico che consenta alle amministrazioni di programmare gli investimenti: da qui il ragionamento è partito per guardare a un futuro di più voli.

Per il settore, in fortissima crescita nel Belpaese, con proiezioni di sviluppo da 184 milioni di passeggeri nel 2018 a 250 milioni nel 2030, la parola chiave è “intermodalità”: connessione, dunque, tra aria, ferrovie e mobilità su gomma. E senz’altro le vicende di Alitalia, con l’ingresso di Ferrovie dello Stato e del Tesoro nell’assetto azionario, fanno da sfondo direttamente coinvolto dello scenario. [Leggi qui l’aggiornamento]

I dati confermano che per il trasporto aereo – peso sul Pil nazionale del 3,6% – sono attesi anni di progressione vorticosa: 41mila nuovi aerei verranno introdotti nei prossimi 20 anni, ha ricordato l’amministratore delegato della holding Leonardo, Alessandro Profumo. Per un comparto che incide direttamente sulla competitività dell’intero Paese, si tratta di guardare al domani con un progetto ben scritto.

Il piano degli aeroporti che Enac sta aggiornando poggia le basi sul precedente, del 2015, e si affaccia su un quadro florido: nell’anno trascorso, precisamente i passeggeri sono stati 184,8 milioni, aumentati del  5,8%, con movimenti aerei per 1,4 milioni, senza dimenticare il cargo di merci e posta per un milione di tonnellate. Le organizzazioni del settore certificate sono 588, gli aeroporti 44.

La due giorni di Conferenza nazionale, voluta dal sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti Armando Siri, ha spiegato l’impostazione di Governo, che intende far leva su più fondi pubblici e su quelli strutturali europei, in particolare a favore dei piccoli scali (sotto il milione di pax, ndr) dove i gestori faticano con le risorse. L’alta velocità negli aeroporti è stata indicata come una leva necessaria per aumentare la catchment area. Il target di riferimento è quello fissato dalla Commissione europea con la definizione dei corridoi della Rete TEN-T, il cui obiettivo è stabilire un unico network transeuropeo multimodale per integrare trasporto terrestre, marittimo e aereo. E’ spiegato qui, per approfondire.

Dai panel della due giorni romana, conclusasi ieri, giovedì 21 marzo, viene redatto un report che va a costituire la pietra miliare delle prossime attività governative.

Da Iata è stato rilasciato il bilancio 2018 sulla sicurezza in volo, confermando l’aereo il mezzo di trasporto più sicuro al mondo.

Lascia un commento

*