criticità viaggi d’affari

Le nuove criticità nella ripresa dei viaggi d’affari

Arrivano dati e conclusioni interessanti da una ricerca internazionale pubblicata grazie alle analisi e ai sondaggi di Gbta e Hrs. La ripresa dei viaggi d’affari è netta, ma con criticità che implicano maggiori competenze nel servizio e cura degli spazi per il co-working.

Al centro dello studio molte aziende con i relativi viaggi, partendo da Europa e Nord America. I vari cambiamenti avvenuti da inizio pandemia si sommano oggi a un ritorno del business travel persino più rapido del previsto.

È infatti il 54% degli intervistati a dire che i viaggi d’affari sono rimbalzati più velocemente rispetto delle attese. Il 77% afferma però di dedicare più tempo alla risoluzione di problemi dei viaggiatori.

Criticità dei viaggi d’affari e smart working

Il lavoro da remoto è l’elemento consolidato ma ancora da definire, in prospettiva futura. Due terzi degli intervistati credono che anche qualora tutti gli uffici siano riaperti, il lavoro ibrido prevarrà. Solo il 9% pensa che tutti tornino in sede a tempo pieno.

Il 40% riferisce che la propria azienda ha ridotto lo spazio degli uffici e la medesima percentuale afferma che l’azienda sta assumendo più lavoratori da remoto rispetto al passato. Alla base di tali fenomeni una quota elevata, 79%, di travel manager che vede le politiche di lavoro a distanza utili per il morale.

Il 72% ritiene che aiutino anche il reclutamento di talenti. Una simile tendenza implica dover trovare spazi per il co-working. Il sondaggio mostra molteplici sfide per le aziende, che cercano di gestire i propri costi. Solo il 17% afferma che il reperimento e la gestione degli spazi di co-working sono completamente ben gestiti. Addirittura il 44% “non sa” come l’azienda si procura tali spazi.

Business travel e spazi di lavoro condivisi

Un elemento utile alla gestione di queste tendenze è chiarito da quel 71% di intervistati che afferma si guadagnerebbe avendo i dati consolidati delle prenotazioni di hotel, riunioni e co-working. Con il 67% che indica più facile per i dipendenti utilizzare strumenti di pagamento aziendali convalidati, tramite un’unica fonte di prenotazione.

Quasi tre quarti degli intervistati affermano che sarebbe più facile per i dipendenti prenotare contemporaneamente hotel e spazi di co-working con la stessa piattaforma.

«La relazione tra le tendenze per il posto di lavoro e la gestione dei viaggi è piuttosto frenetica in questo periodo – afferma Tobias Ragge, Ceo di Hrs -, queste realtà stimolano opportunità per i leader lungimiranti della finanza, delle risorse umane, degli appalti e dei viaggi. Le tecnologie e l’automazione riducono l’attrito e migliorano l’esperienza quotidiana dei dipendenti. Con quale rapidità si esaminano le soluzioni migliori per la forza lavoro, massimizzando i budget? Questo è il problema che vediamo più frequentemente quest’anno».

GBTA business travel analisi

Figure professionali in azienda: i ruoli richiesti

I risultati dell’indagine legati al ritmo dei viaggi d’affari sono allineati alle sfide degli ultimi mesi.

Indicano la crescente necessità di competenze in materia di dati all’interno dei dipartimenti di viaggi e acquisti aziendali, guardando sempre più all’analisi per guidare la politica di gestione di viaggi e investimenti.

Oltre la metà (52%) dei report impiega “più tempo” o “molto più tempo” nell’analisi dei dati. Alla domanda su quale set di competenze cercherebbero se potessero aggiungere un nuovo membro al team, la convergenza dei manager tra il servizio clienti e l’esperienza sui dati è evidente. Quattro su dieci (40%) affermano che sono richieste competenze nel servizio clienti, mentre il 35% cerca competenze nella gestione dei dati.

Ragge conclude: «Avere un analista di dati dedicato o un’opzione esternalizzata ha più senso che mai. Sia per guidare la strategia futura sia per liberare risorse per affrontare i problemi del servizio clienti».

[Approfondisci sulla prossima conferenza di Gbta Italia il 5 ottobre 2022]

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