Mobility Monitor 2019 di Leaseplan

Il 50% degli italiani acquisterà un EV nei prossimi 5 anni

Il Mobility Monitor 2019 di Leaseplan indaga sui veicoli elettrici nella considerazione dei driver. Dall’indagine realizzata con Ipsos emerge che il 50% dei consumatori italiani acquisterà probabilmente un veicolo elettrico nei prossimi 5 anni, anche se l’assenza della rete di ricarica rischia di frenare questo orientamento. L’interesse non manca, quindi, e nemmeno le perplessità.

Gli automobilisti del Belpaese sono tra i primi in Europa come attitudine e disponibilità verso l’elettrico. I dati di mercato danno ragione a Leaseplan: le elettriche in 9 mesi hanno raggiunto i numeri dello scorso anno, con 2.600 unità. E nell’ultimo trimestre sarà tutto “utile di crescita”, dicono gli analisti di Dataforce.

Quest’anno, il sondaggio “Mobility Monitor” è suddiviso in tre diverse edizioni, che verranno pubblicate entro la fine dell’anno:

1) Veicoli elettrici e sostenibilità

2) Veicoli usati

3) Il futuro della mobilità

Questa prima edizione analizza l’opinione del pubblico riguardante la guida di veicoli elettrici e la mobilità a zero emissioni, nonché i principali ostacoli che impediscono ai conducenti di passare alla guida di veicoli elettrici.

Mobility Monitor 2019 di Leaseplan, gli ostacoli da superare

“Il nostro Leaseplan Mobility Monitor 2019 mostra che la domanda pubblica per una mobilità a zero emissioni sorpassa ampiamente la misura delle infrastrutture di ricarica elettrica attualmente disponibili”, esordisce il Ceo di Leaseplan, Tex Gunning

Prosegue: “Occorre risolvere subito questo problema: la Commissione Europea, di concerto con i governi nazionali e le autorità locali, deve farsi avanti e agire in base alle richieste dei cittadini per una mobilità a zero emissioni”.

Secondo l’amministratore delegato della società di noleggio a lungo termine ben radicata nel mercato delle flotte aziendali occorre intervenire con “investimenti volti alla creazione di un’infrastruttura di ricarica complessiva a livello pan-europeo; solo attraverso un’azione collettiva, decisa e tempestiva saremo in grado di vincere la lotta al cambiamento climatico e di migliorare la qualità dell’aria nelle nostre metropoli e nelle nostre città”, è l’esortazione di Gunning.

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I Paesi più convinti dell’elettrico nell’automotive

Di fondo si realizza un incremento dell’attitudine positiva verso i veicoli elettrici. Il 61% dei rispondenti ammette che la mobilità elettrica è un tema da approfondire. Circa la metà degli intervistati ha affermato che la propria opinione verso la guida di veicoli EV (electric vehicle) è positivamente migliorata nel corso degli ultimi tre anni. I conducenti di Portogallo, Turchia e Grecia hanno le opinioni più positive sul tema. Per contro in Lussemburgo si sta perdendo fiducia e nel piccolo Paese europeo, potente paradiso fiscale, le opinioni negative sugli EV prendono il sopravvento negli ultimi tre anni.

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Ma cosa pensano i driver dei vantaggi?

E’ tacito che tali veicoli contribuiscono a combattere il cambiamento climatico grazie a minori emissioni di CO2 (secondo il 60% di coloro che prevedono di passare a un veicolo elettrico nei prossimi cinque anni). Aiutano a migliorare la qualità dell’aria nelle metropoli e nelle città grazie a minori emissioni di NOX (43%). Infine, presentano un costo operativo complessivo inferiore (per il 60% dei partecipanti alla survey).

Perché non si acquista un veicolo EV?

Il prezzo di acquisto, le insufficienti possibilità di ricarica e l’autonomia di guida limitata sono i principali motivi per cui le persone non acquistano un veicolo elettrico.

Nel dettaglio, la cosiddetta “ansia relativa all’autonomia dei veicoli” è stata indicata dal 45% dei partecipanti al sondaggio come una ragione di impedimento alla scelta dell’alimentazione elettrica.

In Italia, Spagna e Regno Unito, più di 6 intervistati su 10 che prevedono di acquistare/noleggiare un veicolo nei prossimi 5 anni hanno indicato che la mancanza di stazioni di ricarica impedirebbe loro di passare alla guida di un EV. L’80% di coloro che hanno indicato di non voler passare a un veicolo elettrico, ha elencato tra le proprie perplessità la mancanza di possibilità di ricarica nelle aree pubbliche, mentre meno della metà considera la mancanza di una colonnina presso il luogo di lavoro come un motivo di preoccupazione.

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