Motore ibrido Volkswagen

Motore ibrido full Volkswagen (e non solo), l’Hev piace in tutto mondo

Si mormora che la casa tedesca stia per lanciare un propulsore full hybrid totalmente nuovo. Mentre si appresta a investire in Cina e Brasile. Ma i motori ibridi piacciono in tutto il mondo

Un nuovo motore ibrido full Volkswagen starebbe per irrompere sulla scena internazionale del settore auto. Nulla di confermato ma solo voci di corridoio, segno che la marcia verso lo stop alla vendita di vetture con motori termici (che la UE ha fissato per il 2035) può aspettare.

Per essere più precisi dovrebbe essere un full hybrid ad alimentare le vetture del domani prodotte a Wolfsburg, quindi nulla a che vedere con la “spina” e con il propulsore ibrido plug in. A proposito di quest’ultimo, VW ha ufficialmente annunciato i primi dettagli della terza generazione della Tiguan, che sarà lanciata nel 2024.

Il nuovo Suv che tanto piace agli automobilisti europei avrà un’autonomia elettrica “significativamente più elevata”. Un modo per dire che potrebbe anche arrivare a 100-120 km in modalità emissioni zero.

Motore ibrido Volkswagen, le Hev piacciono in tutto il mondo

Comunque è sulla propulsione Hev – o full hybrid che dir si voglia – che sembra puntare la casa tedesca e con lei anche alcuni costruttori asiatici.

Fra questi ultimi anche Hyundai, che ha nella Tucson l’emblema tipico della doppia scelta: full hybrid o plug in hybrid? Quindi Hev o Phev? La prima delle due consuma globalmente un po’ meno e pesa un paio di quintali in meno, anche se la marcia in modalità solo elettrica è possibile solo alle basse velocità. Tipiche quindi dell’utilizzo in città. Senza contare che la prima costa mediamente 10.000 euro in meno della seconda.

Anche Suzuki, con la S-Cross, ha messo su strada un 1500 cc full hybrid costituito da un propulsore benzina e da un motore elettrico. Questa combinazione vincente è in grando di consumare poco più di 4 litri di carburante ogni 100 km, pari a poco meno di 25 km con un litro. Ossia risultati impensabili solo 10 anni fa.

Addirittura meglio ha fatto la Toyota Yaris Cross, un 1.500 cc ibrido che consuma circa 3,5 litri di benzina ogni 100 km, pari a poco meno di 30 km con  un litro. Sempre in termini di consumi, risultati leggermente inferiori hanno fatto altre full hybrid con gli occhi a mandorla, come la Toyota Corolla Cross, la Nissan Qashqai e-Power e le Honda HR-V e ZR-V. Tutte queste vetture sono comunque ben sopra i 20 km con un litro.

VW investe in Brasile e in Cina

Intanto se il nuovo motore ibrido Volkswagen è una possibilità, l’offensiva di prodotto che la casa tedesca sta iniziando in Brasile è una certezza.

E l’investimento da un miliardo di euro nel paese della Samba lo dimostra. Entro il 2027, infatti, l’azienda prevede di crescere del 40% in Brasile, il più grande mercato della regione. Nel 2025 verranno lanciati 15 nuovi modelli di veicoli elettrici e flex-fuel, cui seguiranno vetture ibride.

Entro il 2026  arriveranno nuovi modelli con nuovi motori a etanolo. In generale i segmenti più coperti saranno A0 e A, quello dei Suv e quello dei Cuv, che sta per “Crossover Utility Vehicles”.

Secondo Volkswagen, il segmento A0 comprende quasi il 40% del mercato sudamericano e continuerà a crescere in modo rilevante. Nel segmento A0, in Brasile, VW commercializza già Polo e T-Cross mentre in quello A Jetta e Taos.

I modelli completamente elettrici ID 4 e ID Buzz saranno lanciati sul mercato brasiliano entro fine 2023. Nell’ottica delle auto prettamente elettriche, invece, si svilupperà in modo meno dinamico rispetto all’Europa.

Volkswagen stima che il mercato totale delle auto elettriche a batteria in Brasile sarà di circa il 4% nel 2033. Complessivamente, il produttore prevede una crescita annua dell’11% per il mercato automobilistico sudamericano fino al 2030.

Motore ibrido Volkswagen e biocarburanti ad etanolo

Fino a quando il mercato non sarà completamente elettrificato, VW intende offrire alimentazioni alternative. Del resto già oggi, tutti i nuovi modelli nella regione continueranno a funzionare al 100% con biocarburante.

A tal fine, la casa tedesca ha aperto un centro di sviluppo in Brasile dove i propulsori nati in Europa vengono adattati. Il costruttore ottiene l’etanolo dalla canna da zucchero o dalla fermentazione dello zucchero da parte del lievito, ottenendo una riduzione delle emissioni di gas serra fino all’80% rispetto alla benzina.

E questo prodotti si trovano in gran parte proprio qui.

Come se non bastasse il motore ibrido Volkswagen e il miliardo di euro investito in Brasile, la casa di Wolfsburg sta investendo un altro miliardo di euro in Cina.

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