Investire nel business travel

Investire nel business travel? Una delle priorità in UK

Le aziende del Regno Unito ritengono che investire nel business travel sia importante. Almeno questo indica una nuova ricerca di American Express effettuata oltremanica e relativa alle intenzioni di spesa nei prossimi 12 mesi, che riflette anche l’importanza del settore come volano per la crescita.

La ricerca Amex ha riguardato sia business traveller sia travel manager. Ossia coloro che viaggiano o che decidono sui processi di spesa e sull’opportunità o meno di viaggiare.

Poco meno della metà degli intervistati (il 42%) sono pronti a investire nel business travel e a aumentare i viaggi. Il 68% è invece pronto a incrementare di molto i propri spostamenti di lavoro fino a spendere il 50% in più rispetto a oggi.

La maggioranza (l’82%) ha confermato che preparare la valigia e partire giochi un ruolo chiave nell’aumento del fatturato, degli utili e della crescita in generale. Il 60% delle aziende vuole viaggiare all’interno del Regno Unito mentre oltre un terzo vuole metter piede nei mercati internazionali.

Del resto la pandemia ha lasciato il segno visto che oltre 3 quarti degli interpellati (il 77%) ha ammesso che la loro azienda ha risentito dell’impossibilità di viaggiare – o di farlo con difficoltà – nei 2 anni precedenti.

I viaggi di lavoro sono visti come un collante tra team o sedi diverse della stessa azienda. Il 73% ritiene che questa sia una ragione chiave per partire mentre il 20% afferma di aver incrementato i propri spostamenti esattamente per questo motivo.

Ci sono poi gli obiettivi da raggiungere, che per il 70% dei manager britannici si possono raggiungere soprattutto con incontri in presenza. Con buona pace dei pur utili canali web per le videoconferenze.

Investire nel business travel? Sì, ma che sia bleisure

Siccome il numero di viaggi di lavoro cresce sempre più, le aziende hanno strategie e priorità diverse. Innanzitutto si assiste a un aumento del bleisure, ossia quella combinazione di viaggi di lavoro (business) e di piacere (leisure) che va per la maggiore. 

Numericamente significa che un dipendente su tre (31%) può portare il proprio partner o un membro della famiglia in viaggio di lavoro con un costo aggiuntivo minimo o nullo.

Prova ne è quanto afferma il 42% degli intervistati, che dice di preferire quando possono combinare il lavoro con il tempo libero. E le aziende sono pronte a rispondere a questa domanda. Al punto che il 43% di loro sono alla ricerca di nuovi modi per agevolare il bleisure.

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Eppure, nonostante si tenda a investire nel business travel e nel bleisure il 62% dei viaggiatori pensa che il proprio datore di lavoro possa fare di più in tal senso. Quasi tre quarti dei viaggiatori (il 74%) concorda sul fatto che vantaggi come il volo in business class e l’accesso alle lounge consentano loro di essere più produttivi durante le loro trasferte.

«La nostra ricerca mostra che i viaggi d’affari e il valore degli incontri in presenza guidano la crescita siano strettamente collegati». Così ha commentato Hana Lear, vice president, Corporate, UK Card Services di American Express.

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